I dati statistici mettono al secondo posto in Italia per numero di decessi sul luogo di lavoro il settore edile. Tra le principali cause di morte è presente anche la caduta dall’alto. In tal senso, l’impiego di dispositivi a norma sono obbligatori e indispensabili per scongiurare ulteriori episodi del genere.

Nella lista dei principali dispositivi di sicurezza non possono mancare i parapetti. Secondo il decreto legislativo 81/08, le misure di protezione collettiva hanno priorità sulle misure individuali e in primis sul rischio (spesso mortale) della caduta delle persone. Dei buoni parapetti devono essere costruiti con materiale leggero, solido e con un’ottima resistenza alla corrosione. I montanti da posizionare ad una distanza di 150 cm, come dichiarato nei Certificati di Conformità dell’ente certificatore, vanno inseriti in basamenti in appoggio o fissati al fabbricato. Il corrimano va posto ad un’altezza di almeno 110 cm rispetto al piano di calpestio, come stabilito dalla norma EN 14112-3, mentre la traversina intermedia ad una distanza inferiore a 50cm sia dal corrimano sia dal piano di calpestio e dalla tavola fermapiede se quest’ultima è presente.

Un altro dispositivo di sicurezza fondamentale è il binario. Il binario è un dispositivo di ancoraggio a rotaia, perfetto per i lavori in quota, dove è necessario eliminare la freccia d’inflessione a causa della presenza di tiranti d’aria ridotti e rispondente alla norma tecnica EN 795:2012 tipo D e alla specifica tecnica CEN/TS 16415:2013. È particolarmente indicato per l’utilizzo all’interno di ambiti industriali, come ad esempio sulle vie di corsa dei carroponti oppure sotto delle tettoie. Il dispositivo è costituito da un profilo d’alluminio estruso da fissare, tramite apposite staffe posizionate ogni 3 metri, a parete, a soffitto oppure a pavimento.

Infine, i punti di ancoraggio permanenti. Secondo la normativa EN 795:2012 consentono l’ancoraggio sicuro di uno o due operatori, in relazione all’elemento mono o bi-ancoraggio. I punti di ancoraggio di tipo A sono costituiti da elementi che possono essere fissati direttamente alle strutture oppure attraverso ancoraggi strutturati. Per la loro versatilità d’uso possono costituire un autonomo e sicuro punto d’ancoraggio per lavori in quota, oppure fare parte di un sistema individuale di protezione contro le cadute dall’alto, come punti di ancoraggio, di deviazione o di trattenuta.

I dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto vengono comunemente associati all’ambito dell’edilizia, delle costruzioni, dell’industria e, più in generale, a postazioni di lavori o attività da svolgere ad altezze superiori a 2 m da un piano stabile di calpestio. Nonostante questo, anche gli accessi alle postazioni di lavoro posti al di sotto del piano di calpestio sono soggetti a pericoli. A quest’ultimi si sommano le difficoltà di accesso e di progressione, dovuti alle dimensioni anguste del luogo e, soprattutto, quelle di recupero e soccorso in caso d’incidente. In questo senso esiste una specifica di prodotti con sistemi per l’accesso in spazi confinati o sospetti d’inquinamento.

Per contrastare il fenomeno delle “morti bianche” Ec Foppoli, legato da anni in stretta parrtenership con Somain Italia, mette a disposizione una vasta gamma di prodotti contro le cadute dall’alto e in ambienti confinanti.

Di Grey