Usi e costumi del Marocco

Il Marocco è una monarchia costituzionale, ma al contrario degli stati situati all’interno, è un Paese abbastanza tollerante ed ospitale, aperto ai cambiamenti aprendosi sempre più ai modelli ed agli stili del mondo occidentale, ma vi sono delle cose che non sono propriamente accettate.

Il tipo di abbigliamento è molto importante, infatti è bene ricordare che nella maggior parte delle città marocchine, una donna che gira eccessivamente truccata o con abiti succinti, pantaloncini corti o canottiera, non è ben vista, è sempre consigliabile tenere le gambe e le spalle coperte, queste due parti del corpo sono considerate come zone intime.

Le donne del posto possono decidere o meno d’indossare il velo, che copre il viso lasciando scoperti solo gli occhi, ma è sempre conveniente che si coprano dai polsi alle caviglie, mentre gli uomini devono nascondere le aree che vanno dai gomiti al ginocchio.

Una mise inappropriata può dar luogo a curiosità o fraintendimenti tra gli abitanti del luogo, che non mancano di avvicinarsi in maniera un po’ troppo amichevole, è bene però rivolgersi loro in maniera cortese e gentile.

Se la persona non desiste, si può liberamente manifestare il proprio dissenso, magari gridando la parola “Shoma”, che in marocchino significa: “Vergognati”, spesso funziona.

Nonostante in Marocco sussista una cultura maschilista, infatti la legge è molto severa nei riguardi dell’omosessualità, vi sono delle città come Tangeri o Marrakech, dove la tolleranza è molto alta, purché si adotti un comportamento molto discreto.

Uomini e donne non possono camminare insieme prima del matrimonio, sono mal viste non solo le effusioni in pubblico, ma anche il semplice tenersi per mano, anche in una coppia eterosessuale.

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